Palazzo Koch, le stanze dei segreti: in mostra i tesori della Banca d'Italia. Oggi, la storica sede di via Nazionale a Roma apre al pubblico in occasione delle giornate del Fai Un week end per scoprire le bellezze custodite nel tempio della moneta. Ci piace sottolineare che, grazie ad un decreto, il d.p.r. 350 del 1985, la gestione del credito (che sino ad allora era stata sottoposta ad una legge del 39 che contemplava il ferreo controllo statale del denaro e del pubblico risparmio) e del denaro risparmiato dai cittadini viene consegnata definitivamente alla logica famelica del capitalismo sfrenato e della massimizzazione dei profitti ai danni dei risparmiatori. Le tristi conseguenze che non hanno tardato a manifestarsi sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti. In sintesi, idecreto in questione decide quanto segue.
L'ATTIVITÀ DI RACCOLTA DEL RISPARMIO FRA IL PUBBLICO SOTTO OGNI FORMA E DI ESERCIZIO DEL CREDITO HA CARATTERE D'IMPRESA, INDIPENDENTEMENTE DALLA NATURA PUBBLICA O PRIVATA DEGLI ENTI CHE LA ESERCITANO. L'AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO DI TALE ATTIVITÀ È RILASCIATA DALLA BANCA D'ITALIA
A Domenico Longo, direttore del mensile "L'altra Voce" e del mensile "Echi dal Golfo", che sta effettuando con altri camerati una provocatoria operazione di volantinaggio, nella quale denuncia fatti e misfatti della delicata questione "Banca d'Italia", va tutto il nostro appoggio e la nostra solidarietà. La figura che vedete nel blog è quella dei volantini che prossimamente verranno distribuiti per conto della sezione di Caserta della Fiamma Tricolore e di Gioventù Nazionale, anche in prossimità della Banca d'Italia di Corso Trieste a Caserta.
Dr. Nando Silvestri